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Tuesday, January 28, 2014

Valbona, the "Albanian Stories" Miracle Alps resembles a village in the maintenance of effort authenticity



27 janar 2014 19:38

Valbona, the miracle of the Albanian Alps, today resembles a village construction, the maintenance of effort authenticity. Residents, all migrant labor savings is invest, to create appropriate accommodation visitors. The old towers are not reconstructed because of their location, are rising docs storey hotels. ABC News shares a day with residents of the valley..

Monday, January 6, 2014

Albanian beautiful nature focused on 17 photo

Ministry of Environment through the social network Facebook launched a competition for the best photo coverage of Albanian nature.

The winner will be selected based upon Like most abound. In this section arrived 17 photos, and like the best picture is realized by Aurora Tafa, who represents the Albanian nature in autumn.

We reflect the gallery of income in this competition to make you readers select the best photo and that reflects beautiful Albanian nature.


natyra shqiptarenatyra shqiptare
Shikoni foto të tjera


















(sg/shqiptarja.com) - See more at: http://www.shqiptarja.com/metronews/2729/fotolajm--natyra-e-bukur-shqiptare-e-fokusuar-ne-17-foto-194415.html#sthash.JhNBF9OU.dpuf

Sunday, January 5, 2014

Sarajet e Mufit Beut ne qytetin e Libohoves- gjendur në pjesën juglindore të Gjirokastrës, drejt degradimit


GJIROKASTER- Krenaria e qytetit të Libohovës përsa i përket infrastrukturës së vjetër muzeale, janë padyshim sarajet e Mufit Beut, të pozicionuara në qendër të kësaj zone urbane e gjendur në pjesën juglindore të Gjirokastrës.

Ndonëse kalaja e qytetit përbën vendin më të vizitueshëm, pas saj janë padyshim, sarajet e Mufit Beut të cilat janë lënë në harresë nga qeveria shqiptare prej 8 viteve.

Investimi i fundit në to, është realizuar në vitin 2005 nga Ministria e Kulturës, falë një fondi jo më shumë se 87 mijë eurosh.

Edhe ky investim ka rezultuar fatal, pasi një pjesë e sarajeve të famshme, po lëngojnë si rjedhojë e punimeve tepër të dobëta të kryera në të.

Ndonëse godina dykatëshe i është nënshtruar restaurimit të plotë, ajo është dëmtuar në disa elementë ku catia dhe tavanet janë dëmtuar e bashkë me to edhe suvatë e brendshme si pasojë e egrasisë së lejuar.

Sarajet e Mufit bej Libohovës, datojnë të ndërtuara në mes të shekullit XVIII dhe dikur kanë qenë më të mëdhajat në Pashallëkun e Janinës duke qenë një kompleks unikal edhe sot e kësaj dite në jug të vendit. Sarajet janë godina dy katëshe të ndërtuara me gur, e të punuara me dekorim dhe zënë një sipërfaqe prej 2500 metër katrorë. Shumë herë, sarajet kanë qenë objekt grabitjesh nga persona të papërgjegjshëm.

Redaksia Online
(e.s/shqiptarja.com) - See more at: http://www.shqiptarja.com/aktualitet/2731/sarajet-e-mufit-beut-n--qytetin-e-libohov-s-drejt-degradimit-194349.html#sthash.lkFNAOVP.dpuf

Saturday, January 4, 2014

Albania in bici: da Fier a Valona inseguiti dai cani

Giovedì, 26 Dicembre 2013 19:50
Scritto da  Vero
Due giorni di viaggio (ma non in bici), due lunghe giornate attraverso i Balcani, un pochino già esplorati da Leonardo in bicicletta 4 anni fa, due giorni di trepidante attesa prima di iniziare a scoprire in bici l'Albania, la terra delle aquile e dei discendenti degli illiri.
Vi dirò la verità: dopo aver oltrepassato il confine fra Montenegro e Albania ed essermi resa conto della guida spericolata del popolo albanese... ho sudato freddo al pensiero di solcare le strade bucherellate dell'Albania in bici.
Dopo una partenza turbolenta zigzagando fra crateri e automobili, la strada è però diventata nostra...

Sognando verdi colline nel caos motorizzato

Siamo entrati in Albania ma non sappiamo ancora se usciremo: l'assicurazione dell'automobile che abbiamo parcheggiato a Fier non è valida in questa nazione, ce lo ha riferito il doganiere di confine (che ci ha fatto passare ugualmente!), noi non ce n'eravamo accorti. I controlli della polizia sulle strade sono davvero numerosi ma per ora li abbiamo scampati tutti e, dopo quasi 200 km, è stato un gran sollievo parcheggiare l'auto ed inforcare le biciclette per iniziare il nostro viaggio vero e proprio.
Fier è una cittadina situata 35 km a nord di Valona, nell'entroterra albanese. Ad una manciata di chilometri da Fier sorge il sito archeologico di Apollonia, una delle perle storiche del paese che per ora non abbiamo ancora visitato.
Lasciamo il parcheggio dell'albergo che ospiterà la cara vecchia Volvo per i prossimi giorni (2€ al giorno!) e ci immergiamo in una nube tossica inverosimile. La testa inizia subito a farmi male mentre ci districhiamo alla meglio fra tombini scoperti, voragini dell'asfalto e automobili impazzite. Il traffico sembra quello dell'ora di punta e la strada è piuttosto stretta e malridotta da non permetterci di avere una traiettoria tutta nostra, zigzaghiamo. Ho paura, lo ammetto! Le borse mi sbilanciano e i continui rallentamenti delle auto in coda mi tengono con il respiro mozzato. Spero solo finisca in fretta... In bici i paesaggi di questa zona dell'Albania scivolano via lentamente: brulle colline, impervie montagne, pascoli violati da torri di rifiuti disordinati e puzzolenti, i pastori che invadono la strada con le loro greggi riportando un po' di sana tradizione in questo marasma da tempi moderni... tutto sembra seguire un ritmo a noi sconosciuto, ma non per questo meno affascinante e senza senso.
 

L'Albania della pastorizia

Levan tutto cambia: i veicoli che ci soffiavano violentemente addosso chili di polveri sottili e smog scompaiono deviando sull'asfalto appena rifatto dell'autostrada, rimaniamo soli! Ogni buca, ogni belato, ogni voce sembra poesia: scivoliamo nella pioggerellina in bici, in Albania, pedaliamo senza più il timore di venire stirati ed inamidati in un sol colpo. I campi sembrano più verdi e le montagne più maestose, anche i fiumiciattoli violentati nelle proprie tonalità da sacchetti di plastica e pneumatici, ora appaiono più lindi mentre percorrono gli ultimi chilometri prima del Mar Adriatico. Dolci saliscendi (almeno per oggi, domani vedremo), chi l'avrebbe detto che un viaggio in bici in Albania sarebbe stato così piacevole? Ci speravo, ma non potevo esserne certa! Ora sono positiva e serena, ma basta un istante per farmi ricredere...
Un movimento in lontananza, due, tre e prima di rendermi davvero conto di ciò che stà per succedere, stò già spingendo sui pedali con tutta la mia forza. Bastano pochi secondi e ci sono addosso: tre cani selvatici di media stazza mostrano i denti aguzzi e si preparano all'attacco. Leo attira la loro attenzione ma non accelera subito, sembra quasi che li stia aspettando, non capisco.
Il capobranco cerca di azzannare una borsa, non ci riesce. Ci inseguono veloci per qualche centinaio di metri, ma a me sembra un'eternità. Non riusciamo a staccarli, ma è solo questione di una manciata di secondi: Leo con un ghigno malefico ingrana la quinta lasciando indietro i cani con la lingua a penzoloni.
La strada riprende a salire fra gli ulivi argento che punteggiano il paesaggio. Uno strappo di 600 metri che toglie il fiato ma che regala degli scorci dell'Albania più autentica: un monastero ortodosso su un colle, un villaggio, due ragazzi pastore, un allevatore di tacchini con il suo piccolo tesoro...

Valona all'orizzonte

Ci alziamo di quota lungo l'ultima salita della nostra prima tappa in bici in Albania. Il gps, una volta raggiunta Valona, segnerà 35 km di buche e asfalto martoriato dal tempo.
Nell'ultimo tratto della nostra giornata in sella abbiamo notato molti vecchi bunker del periodo comunista, si dice ne siano stati costruiti oltre 700000 in tutta l'Albania e che siano praticamente industruttibili, un'eredità di cui gli albanesi farebbero volentieri a meno... credo! Dalla cima della salita, dove unmosaico ci ricorda che siamo a Shqiperia, si vede Valona ed il mare alle sue spalle.
Ci lasciamo trasportare dalla brezza marina fino in città... il cielo è quasi buio sopra le nostre teste, ma ormai siamo arrivati!!!
A Valona abbiamo sostato all'hotel Four Stinet lungo la strada SH4 che attraversa Valona. Una camera matrimoniale pulita con bagno privao e riscaldamento ci è costata 20€
Veronica

Classe 1983 (mi han detto che ne sono nati di matti quell'anno...), vivo nel bellissimo Trentino da qualche anno e la fortuna (o sfortuna) mi ha fatto incontrare Leo con cui ora vivo e scrivo su lifeintravel.it Dopo aver girato l'Europa e l'Italia con i miei genitori, per la maturità mi sono regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano a Praga (un fiorino ha interrotto il nostro viaggio verso Mosca facendoci ribaltare su una strada slovacca). Dopo aver cambiato mille lavori (pasticcera, agente di viaggio, venditrice di gabinetti, addetta alle lamentele in un call center, barista, cubista ehm, questo non ancora!...) ed aver viaggiato due volte in Messico, ho mollato tutto senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ho bighellonato per cinque mesi. Nel 2010 con Leo sono partita per un lungo viaggio in bicicletta nel sud est asiatico. Ora, fra un'escursione in montagna ed un'avventura, sogno e risogno laPanamericana sulle due ruote!!! Ecco in poche parole chi sono: cicloviaggiatrice per scelta, pasticciona a tempo pieno, mi diletto nell'orto. Se non sono in montagna, sono in viaggio

Albania in bici: il passo di Llogoraja tra Valona e Dhermiu


Venerdì, 03 Gennaio 2014 00:00 Scritto da  Leo

Albania in bici
Se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo! Dopo il mese estivo di viaggio in Norvegia in bici da cui eravamo tornati con le branchie per la quantità di pioggia presa, ora anche il viaggio invernalein bici in Albania ci sta riservando lo stesso trattamento. Nonostante le intemperie però oggi siamo riusciti a scavalcare il passo di Llogoraja e gustarci anche dei panorami suggestivi sulla costa meridionale.
Lasciata Valona di buon'ora sotto un cielo che all'orizzzonte sembra promettere una giornata di sole, dobbiamo riporre ben presto le nostre speranze sotto una pioggia che inizia a cadere leggera ma costante. I primi chilometri si snodano lungo la costa, con bei panorami sulla baia di Valona(Vlore in albanese) e sull'isola di Sazan. Purtroppo una cementificazione selvaggia sta rovinando in gran parte questo tratto costiero di Albania. In bici i chilometri scorrono lenti e giungiamo dopo un'oretta nella cittadina di Orikum, in fondo alla baia, anch'essa prettamente dedicata al turismo estivo. Una deviazione di quattro chilometri ci condurrebbe al sito archeologico dell'antica Oricum ma decidiamo che non ha senso visitarlo con queste condizioni meteo e proseguiamo verso il parco nazionale di Llogoraja e l'omonimo passo. 
La strada inizia a salire, docile e gentile. Una sosta caffè (ci dobbiamo accontentare di un Nescafè in lattina dato che nel locale dove ci fermiamo non hanno a disposizione la corrente elettrica per un paio d'ore al mattino) e siamo carichi al punto giusto per affrontare la salita che si preannuncia impegnativa, sia per la difficoltà altimetrica, sia per quella climatica: le cime attorno al passo sono imbiancate dalla neve.
La strada s'impenna e voltando lo sguardo è possibile ammirare, tra le nuvole grigie, la baia di Valona allontanarsi alle nostre spalle. A metà salita un buco allo stomaco ci convince alla sosta nel primo ristorante... abbiamo deciso di concederci qualche comodità in più in questo viaggio! Però il maiale arrostito e la birra si faranno sentire come due macigni sullo stomaco durante i restanti chilometri del valico. Un cane mal intenzionato ci si lancia contro minaccioso e subito esce di casa un ragazzino che lo redarguisce ed inizia a rincorrerci sui tornanti che stiamo affrontando. Quando è sufficientemente vicino grida a squarciagola: “What can i do for you?”
Restiamo spiazzati da questa domanda, a cui segue l'offerta di dormire nella sua casa. Rifiutiamo con gentilezza e ringraziamo il gesto generoso che rispecchia la gentilezza e l'ospitalità ricevuta dagli albanesi.
Raggiungiamo un gruppo di hotel dove è presente anche un trasandato centro visite del parco ed in un parcheggio due albanesi stanno fumando e ci iniziano a chiedere, in un inglese stentato, qualche informazione sul nostro viaggio in bici in Albania.
Dopo qualche minuto di conversazione, giunti alla fatidica domanda:
”Where are you from?” 
“From Italy”
alla nostra risposta ci sentiamo apostrofare: “Ma dovevate farci fare tanta fatica con l'inglese... ditelo prima” in un tipico accento fiorentino.
I due ragazzi sono rientrati per le vacanze in Albania ma vivono e lavorano ormai da anni in Toscana. Ci rassicurano sulla vicinanza del passo e si scusano per le condizioni di sporcizia e trasandatezza in cui versa il loro paese: magari ci fossero più giovani con le loro idee anche qui in Albania... il paesaggio sarebbe sicuramente meno devastato.
Gli ultimi due chilometri diventano un calvario a causa di problemi al cambio e di una digestione che definire complessa è un eufemismo... ci sta bene, la prossima volta evitiamo di fare i signori a metà salita! Un'ultima serie di tornanti e raggiungiamo l'agoniato passo: il panorama sulla costa meridionale dell'Albania e sull'isola di Corfù ci ripaga dello sforzo. Qualche scatto veloce sotto la pioggia e ci fiondiamo verso valle, tremanti dal freddo. Un arcobaleno ed il tramonto sullo sfondo ci accompagnano verso la località turistica di Dhermiù dove giungiamo all'imbrunire. Il paese è abbarbicato sul pendio e per raggiungere i numerosi hotel dobbiamo scendere un'erta strada verso il mare. La ricerca di qualcosa di aperto è infruttuosa e così, a fatica e controvoglia risaliamo verso monte. Ci fermiamo da una gentile signora che vende pochi generi alimentari chiedendo se conosce un posto dove dormire: gentilissima, ci fa cenno di entrare e sederci intanto che telefona al figlio... a Tirana! Mi chiedo come possa sapere il figlio se ci sono degli alloggi a 200km di distanza ed infatti il figlio non ne sa nulla. Sconsolata la signora ci lascia andare quando ormai il buio è sopraggiunto. Mentre ce ne andiamo ci accende un filo di speranza dicendoci con le due parole di italiano che conosce che poco più avanti sulla destra dovrebbe esserci un piccolo hotel.
Effettivamente la fortuna ci assiste e troviamo il posto, sulla strada e piuttosto rustico... stanchi, fradici ed infreddoliti, ci facciamo andare bene anche una stanza senza riscaldamento, sperando che domani sia una giornata più soleggiata visto che prevediamo di raggiungere Sarande, città dove il sole splende per 300 giorni l'anno.
Traffico in cit...Questo racconto fa parte del diario in diretta del nostro viaggio in bici in Albania a dicembre. Potete leggere tutto il diario e consigli accedendo altag Albania in bici
Leonardo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!
Sito web: www.lifeintravel.it

Wednesday, January 1, 2014

Motociclismo.it: Shkrimi më i lexuar i 2013 për turizmin, "Shqipëria në motor",L’articolo di turismo più letto del 2013: Albania in moto




01 Janar 2014 - 18:35
“Motociclismo All Travellers” dhe faqja “Motociclismo.it” kanë shpallur se shkrimi më i lexuar për turizmin i vitit 2013 ishte ai: Shqipëria në motor”, ku tregohet udhëtimi i Paola Veranit dhe Mario Ciaccia-s, që kanë bërë disa vite më parë në Shqipëri, tokë jo e marrë shumë në konsideratë nga udhëtuesit e zakonshëm, të mësuar me imagjinatën e një vargu vendesh të ngjashme, por që sigurisht që nuk janë i vetmi realitet i këtij Kombi antik, lexohet në shkrim.

E kthyer nga Shqipëria me ide mjaft të ndryshme e sidomos me opinione të pjekura nga përvoja personale, Paola bën një shkrim plot me pasion, që flet për një udhëtim me motor, por që kërkon edhe të edukojë, që na bën të kuptojmë të mos ndalemi te sipërfaqja, të kemi kureshtje dhe të shkojmë përtej të ndjerit i zakonshëm. Dhe duket se ia ka arritur qëllimit, duke parë se shkrimi i saj është më i klikuari.

L’articolo di turismo più letto del 2013: Albania in moto

Viaggi in moto: Motociclismo ne parla da sempre e oggi la nostra nuova community “All Travellers” raccoglie gli amanti del turismo a due ruote. A coordinare il tutto c’è Paola Verani, di cui proponiamo il racconto di viaggio più cliccato

L'articolo di turismo più letto del 2013: Albania in moto

di Tarcisio Olgiati

Lo abbiamo già detto in occasione di un altro articolo “Top Of The Year”, quello che parlava delletende: per noi la moto non è solo un mezzo di trasporto (anche se alcune si configurano come tali, e come tali li descriviamo). Quello che solletica la fantasia degli appassionati è l’aspetto ludico, la possibilità che la moto ci offre di evadere dal quotidiano, anche se stiamo semplicemente andando al lavoro dribblando le auto in colonna. Anzi, magari proprio per quello. La moto ci porta via facendoci raggiungere, non solo metaforicamente, mete sognate, mitiche, spesso tipiche ma non per questo meno significative per chi le raggiunge col proprio viaggio-avventura. È questo lo spirito che anima il nostro modo di intendere i viaggi in moto, quello che ha dato lo spunto per fondare “Motociclismo All Travellers”, la nuova community di viaggiatori che si incontra ogni giorno virtualmente su Facebook, ma non solo.

VIAGGI IN MOTO: THE BEST!
Già, per molti non esiste altra forma di turismo se non quello in moto, non esistono viaggi se non quelli che ricordano le epopee western in cui l’uomo aveva solo il proprio cavallo, un paio di bisacce e una borraccia. Beh, c’erano anche Colt e Winchester, ma non sottilizziamo… Poi, a voler ben vedere, a rendere un viaggio avventuroso e memorabile non è il mezzo con cui lo si affronta (molti amano le “motorette”) o il numero di chilometri percorsi. Non tutti possono permettersi di fare ilgiro del Mondo o di attraversare i continenti in viaggi che durano anni. Ecco perché a volte un viaggio verso luoghi geograficamente vicini diventa l’occasione per ampliare i propri orizzonti interiori, per conoscere, capire, anche cambiare idee forse un po’ cristallizzate.

ALBANIA: COSÌ VICINA, COSÌ LONTANA
Un esempio lampante è il viaggio che Paola Verani e Mario Ciaccia hanno fatto qualche anno fa in Albania, terra non propriamente considerata dai “travellers” abituali e immaginata secondo una serie di luoghi comuni che forse hanno anche qualche giustificazione, ma non sono certo l’unica realtà di questa antica Nazione. Tornata dall’Albania con un’idea ben diversa e, soprattutto, con opinioni maturate con l’esperienza personale, Paola ci ha scritto sopra un pezzo appassionato, che parla sì di un viaggio in moto, ma che tenta anche di educare (passateci il termine), di far capire l’importanza del non fermarsi alla superficie, dell’avere curiosità, dell’andare al di là del sentire comune. E deve aver centrato l’obbiettivo, dato che quello sul viaggio di Paola e Mario in Albania è l’articolo di turismo più cliccato del 2013 su Motociclismo.it.

TURISMO TOP A COLPI DI CLICK
Potete rileggerlo qui, ma non perdetevi la sezione Turismo di Motociclismo.it, dove trovate racconti, personaggi, report, accessori, idee e itinerari. Ovviamente non mancate di fare un salto sulla pagina Facebook di “Motociclismo All Travellers”.
http://www.motociclismo.it/l-articolo-di-turismo-piu-letto-del-2013-albania-in-moto-moto-57361